Il faro di Annalisa - La 3N riceve il premio dall’Associazione “Annalisa Durante” di Napoli
Grazie alla proposta della professoressa Capano, la classe 3N ha partecipato ad un progetto intitolato “Il faro di Annalisa”, un progetto indetto dall’Associazione “Annalisa Durante” di Napoli per sottolineare il valore civico ed educativo rappresentato dalla memoria di Annalisa Durante, una ragazza di 14 anni, residente nel quartiere Forcella di Napoli, uccisa a soli 14 anni nel 2004 da un proiettile vagante durante uno scontro a fuoco tra clan camorristi.
Il dolore di questa tragedia che ha distrutto una famiglia e ha sconvolto la città di Napoli, con un estremo atto di coraggio è stato trasformato dal padre di Annalisa, Giovanni Durante, in un motivo di lotta strenua contro la malavita. Egli, dopo la morte della figlia, ha deciso di combattere la criminalità con la cultura, utilizzando un edificio abbandonato, in cui precedentemente si testavano i colpi delle pistole, in una biblioteca in cui i giovani del quartiere possono incontrare i libri e una nuova possibilità di vita, improntata alla legalità.
La classe 3N ha fatto propria la storia di Annalisa e ha realizzato un cortometraggio in cui la storia della giovane ragazza viene interpretata come un percorso che dal buio della cecità morale porta alla luce, al “faro” della consapevolezza attraverso la cultura. Il lavoro è stato premiato al concorso e io, Angelica, ho avuto la possibilità preziosa di ritirare il premio presso la Biblioteca di Napoli e incontrare Giovanni Durante.
Con emozione ho potuto leggere nei suoi occhi il dolore e la forza di un uomo che, pur non avendo studiato, ha scommesso tutto sulla cultura e sui libri, rinnovando ogni giorno il suo impegno verso i giovani più sfortunati della città, che, non avendo altre possibilità, sono spesso obbligati a ripiegare su percorsi malavitosi. “Ho deciso di mettere al di fuori della biblioteca un contenitore al di sopra del quale è presente la scritta ‘prendi un libro e lascia un’arma’ in modo da spronare i ragazzi a cambiare il loro destino” mi spiega, illustrandomi gli spazi della biblioteca pieni di libri e istoriati da disegni di bambini, foto di ragazzi e di tutti coloro che si sono impegnati concretamente nella lotta contro la mafia.
La Biblioteca è un piccolo spazio, ma pieno di forza, è il faro del quartiere, è un faro della città, che grida la sua luce contro le tenebre dell’ingiustizia e del dolore.
È stata per noi una grande soddisfazione poter aggiungere il nostro contributo, la nostra testimonianza a questa lotta in difesa della civiltà.
Angelica Gullone
Alessia Gentile (3N)
Ultima revisione il 04-06-2024